Fallout Wasteland Warfare | Sinossi

Fallout è un nome conosciuto da quasi ogni nerd del mondo da più di vent’anni, infatti il primo capitolo della saga risale al 1997 ed è stato seguito da numerosi acclamati titoli con ampia risonanza in ambito videoludico, grazie anche  agli enormi volumi di vendite.

Il brand costruito sulla saga è stato tradotto in merchandise di vario tipo, la cui figura più iconica risulta essere quella del Vault Boy. La sua ambientazione, ricca di sfaccettature e dinamiche, è stata così estesa anche a una versione wargame: si tratta di Fallout Wasteland Warfare, prodotto in licenza dalla britannica Modiphius, azienda già nota per altri giochi di ruolo come Star Trek Adventures e giochi di miniature quale la propria IP, Acthung! Cthulhu.

Il gioco

In Fallout Wasteland Warfare, i giocatori si scontrano utilizzando personaggi e unità provenienti dalle fazioni più conosciute delle wasteland, secondo modalità di gioco adatte a tutti i tipi di giocatore, dal più competitivo, all’amante della narrazione.

Il numero di modelli per formare le forze in gioco oscilla tra le 3 e le 10 unità- sebbene non vi sia un limite effettivo – numeri che lo collocano nella categoria degli skirmish e che portano le partite ad avere una durata variabile, nonostante il gioco sia pensato per sessioni dal ritmo sostenuto, quindi piuttosto rapide.

Le possibilità di gioco

La disamina dei seguenti elementi ha lo scopo di aiutare gli studenti a valutare se possa valere la pena approfondire questa materia, secondo le proprie preferenze da nerd appassionati di wargame.

Anzitutto il numero di giocatori è variabile: Fallout Wasteland Warfare è pensato per essere giocato prevalentemente in due giocatori o in giocatore singolo, a seconda delle modalità utilizzate. Le ovvie eccezioni a questa linea guida sono la discrezionalità del giocatore, in quanto poche home rules potrebbero portare a realizzare battaglie multiplayer, o l’espansione GDR. È contemplato quindi anche l’approccio cooperativo, nel quale i giocatori affrontano il gioco.
Che si scelga di giocare individualmente, o in più giocatori, le modalità di gioco possono essere divise in due macrogruppi.

Da un lato, si può giocare in modalità battaglia, ossia un approccio “competitivo”, tipico dei wargame, costruito su missioni predefinite e adatto in particolare a uno panorama torneistico. A questa è stata proprio recentemente dedicata un’autonoma sezione dell’area di Download per il gioco, in cui possono essere reperite tutte le schede con cui creare una Force List per una delle Fazioni finora realizzate.

Dall’altro la modalità narrativa, che concede scelte più elastiche nella composizione delle bande e nell’inserimento degli elementi che fanno da contorno a ogni scenario.
Questa può svilupparsi su scenari concatenati, al fine di realizzare vere e proprie Campagne influenzate dagli esiti di ogni partita, alcuni dei quali già disponibili tra i Download del gioco.
In alternativa, l’espansione gioco di ruolo fornisce le regole necessarie a fornire una più completa cornice narrativa all’esperienza del wargame, sebbene questo preveda evidentemente che uno dei giocatori assuma il ruolo del master o, in questo caso, del ‘Sovrintendente’.
A tutte queste varianti, si aggiunge la possibilità di realizzare un insediamento da inserire nelle campagne narrative, o in scenari di gioco in cui sarà possibile difenderlo.

Infine uno degli elementi più innovativi di questo sistema è la meccanica dell’Intelligenza Artificiale (IA) per controllare i modelli nemici; questo può accadere sia quando il singolo giocatore ha bisogno che il gioco funga da avversario, sia nel caso di modalità multigiocatore, ogniqualvolta nel corso della partita intervengono modelli nemici di varia natura, quali ad esempio le creature delle wasteland.

Ciò ricrea perfettamente l’imprevedibilità dei momenti di esplorazione nel videogioco, e difatti l’infermeria di UNINERD registra ancora numerosi casi di trauma da c.d. I.I.D. (Incontro Inaspettato con Deathclaw).

Nonostante l’IA non sia una novità nell’ambito dei giochi da tavolo, l’innovazione di Fallout Wasteland Warfare è data dal fatto che ogni profilo di gioco possiede anche una carta IA per essere utilizzato in tale modo. Ogni carta raffigura una tabella che determina le scelte dei modelli in campo, sulla base di diverse possibili condizioni: l’obiettivo del modello (o della sua squadra) in quello specifico scenario, le condizioni in cui si trova al momento di attivarsi e una scala di priorità.
Osservando questo meccanismo all’opera, ci si rende conto di quanto ciascun profilo tenda a “comportarsi” esattamente come farebbe seguendo l’immaginario che ha alle spalle: perciò le creature seguono pattern tendenzialmente più aggressivi e casuali, dei membri della Confraternita d’Acciaio agiranno con metodo e precisione, mentre la maggior parte dei Super Mutanti avrà un approccio intermedio.

Artwork di Ray Lederer, su blueprint di Josh Jay.

Perché giocare a Fallout Wasteland Warfare

Anzitutto, ogni studente conoscerà già la risposta più scontata: “è Fallout!” e lo è sotto ogni aspetto, cioè trama, modelli, design, artwork, meccaniche e così via.
Un omaggio continuo alla saga, che presto giungerà anche a includere il capitolo New Vegas.

Passando alle meccaniche, queste sono assimilabili in tempi estremamente rapidi e il design del regolamento prevede anche un approccio per fasi, inserendo scenari veloci da giocare, al fine di far testare le regole esposte, secondo uno schema di progressione. Modiphius rende anche disponibile il breve manuale quickstart Getting acclimated, che contiene scenari di prova così semplici, da farsi sentire come foste appena usciti dal Vault!

In un round di gioco, i giocatori attivano a turno uno o più modelli (o tutti), finché ciascun giocatore non avrà più a disposizione dei modelli da attivare, e si passerà così al turno successivo. Nonostante sia ben lontano dall’approccio di Infinity: the Game, è anche contemplata una meccanica di reazione, che prevede però la scelta di un modello di “sacrificare” una propria azione per prepararsi e reagire in caso di specifici comportamenti dei modelli nemici.

Tale schema ricorda molto il compianto Dark Age, uno dei wargame più amati dai Rettori di UNINERD.

Il sistema di icone presenti sulle carte e sugli altri componenti è in linea con l’impostazione schematica e fruibile del regolamento: la celebre sigla S.P.E.C.I.A.L., riportata sulle Carte Profilo dei modelli, permette di diversificare l’attributo che ogni modello andrà a utilizzare per ogni test, così che ogni profilo risulti unico; inoltre i dadi speciali – strumento già presente in altri giochi sul mercato – forniscono varietà ai profili degli equipaggiamenti e alle situazioni in campo.

Si consiglia inoltre l’utilizzo dell’applicazione per smartphone, di qualità eccellente e molto comoda per la consultazione del (quasi) intero archivio di carte del gioco, interamente gratuito. Pagando la sottoscrizione mensile verranno sbloccate numerose funzionalità aggiuntive di grande utilità, oltre a tutti i mazzi IA disponibili.

L’approccio al gioco con un budget ridotto è possibile, specie qualora si volesse testarlo prima di procedere all’acquisto; infatti la maggior parte degli elementi è gratuita, ma è necessario precisare che sono a pagamento i seguenti elementi:

  • le miniature sono in vendita, è evidente. Ma le partite non richiedono mai numerosi modelli, e inoltre il tipo di ambientazione è tra i più permissivi in assoluto con il proxy e le conversioni, perciò uno studente creativo troverà senz’altro spunto per utilizzare qualche miniatura rimasta inutilizzata in vetrina, o ancora in scatola;
  • sono inoltre a pagamento i mazzi di carte IA, per giocare contro il gioco, siano essi cartacei o all’interno dell’applicazione per smartphone;
  • le funzionalità complete dell’applicazione per smartphone sono attivabili con una sottoscrizione mensile, dal prezzo comunque più che accettabile, specie per quello che offre;
  • un ulteriore acquisto consigliato è quello dei dadi speciali previsti dal gioco. Modiphius comunque ha reso disponibile un foglio di conversione per sostituirli con dei normali D12 e D20 (anche se questo comporterà un allungamento delle tempistiche durante le partite);
  • gli amanti dei giochi di ruolo potranno acquistare l’espansione GDR separatamente in edizione standard, in edizione limitata e con lo schermo del Sovrintendente;
  • vengono infine vendute separatamente solo in PDF alcune originali Campagne cooperative, competitive o per singolo giocatore, oltre all’ultima magnifica espansione Into the Wasteland, un sistema per generare incontri e scenari casuali adatti a simulare l’ambientazione in continua evoluzione della lore di Fallout.

Buona parte di questi elementi è contenuta nello starter per due giocatori, un prodotto completo, di eccellente qualità e dal prezzo più che accessibile, il cui contenuto risulta sicuramente riutilizzabile grazie ai numerosi scenari già inclusi al suo interno.

La copia di facoltà è disponibile per essere visionata da tutti gli studenti, i quali sono anche invitati a studiare la relativa lezione.

Inoltre, quanto detto riguardo all’utilizzare proxy si applica anche agli elementi scenici: a differenza di altri wargame – come ad es. Infinity, nel quale la massiccia presenza di scenici è fondamentale – la quantità di terreni sul campo è estremamente variabile e dipendente da scenari e preferenze personali. Ma soprattutto è interessante la possibilità di realizzare quasi ogni ostacolo tipico di un panorama delle wasteland grazie al fai-da-te, con l’utilizzo di cianfrusaglie e avanzi “di casa”, con l’unico limite rappresentato solo dalla fantasia del modellista!

In conclusione, è innegabile come tutti questi elementi portino a considerare Fallout Wasteland Warfare uno dei giochi più adatti a essere il primo wargame per molte matricole di questo corso di studi, e che tale esperienza di gioco sia a modo suo unica e godibile rispetto a quella del videogioco.

Seguiranno numerosi approfondimenti nelle prossime lezioni del corso, perciò si raccomanda di rimanere al passo con lo studio.