Il presente corso di studi è dedicato a uno dei wargame emergenti di maggior successo tra i gruppi di giocatori e modellisti, in ragione dei numerosi aspetti che lo contraddistinguono: si tratta di Conquest, un gioco di miniature che punta a offrire un’esperienza innovativa sia sul piano estetico, che su quello del gameplay, e a trovare un posto stabile nei cuori degli appassionati di conflitti in ambientazioni dark fantasy.
Prodotto da Para Bellum Games e costruito su un regolamento inizialmente realizzato dallo studio Riverhorse (del celebre Alessio Cavatore) e poi riadattato internamente in 5 anni di playtest, Conquest è oggi un prodotto ottimizzato e curato in ogni suo aspetto.
Il gioco
La prima nozione da apprendere è che Conquest viene progettato sulla lungimirante idea di creare una “completa esperienza di gioco”, tramite quello che ad ora è un duplice sistema.
Partendo dalle stesse meccaniche di base e utilizzando le stesse miniature, è infatti possibile realizzare partite di:
- Conquest: the Last Argument of Kings (da ora, tLAoK), la versione per ricreare battaglie campali tra sterminati eserciti con miniature di ogni tipo e dimensione;
- Conquest: First Blood, la modalità a schermaglie, in cui un ridotto numero di pezzi in campo permette di dar vita a scontri più rapidi e tattici.
Fin dagli albori tutte le scatole di Conquest sono state fornite sia di basette tonde, per giocare i singoli modelli in First Blood, sia di stand quadrati, affinché possano essere posizionati in ranghi per tLAoK, indipendentemente dalle dimensioni del modello.
Con il supporto della community nata e maturata attorno al brand, Para Bellum è riuscita a mantenere l’impegno iniziale di voler realizzare un prodotto longevo e versatile: First Blood 2.0 è a tutti gli effetti un passo in tale direzione.
Questo perché adatto a incentivare l’entrata di nuovi giocatori: infatti, con l’acquisto di uno starter si potrà assaporare la modalità a schermaglie con un ridotto numero di modelli, apprendendo così meccaniche che risulteranno poi spendibili nelle battaglie a reggimenti di tLAoK.
Lore
La realizzazione dello stesso mondo di Conquest mantiene i principi di design del prodotto e del range modellistico, in quanto viene sviluppato in un’ottica lungimirante, profonda e in grado di coinvolgere direttamente la propria fanbase.
Ci si può immergere fin da subito nella ricca storia della terra di Eä gratuitamente sul sito ufficiale, nel quale sono presenti background e approfondimenti sulla genesi del mondo di Conquest e sui principali eventi che hanno spinto la lore all’epoca più attuale.
Al momento le diverse fazioni occupano diverse zone del continente: gli Umani divisi in varie fazioni (i Cento Regni, i Nords e le City States), i Nani Dweghom, gli alieni Spires, i selvaggi W’adrhŭn, i non-morti dell’Old Dominion e i potenti Sorcerer Kings.
Bisogna poi menzionare l’innovativo Conquest living world, un sistema con cui l’azienda coinvolge direttamente la propria fanbase, permettendo a chiunque di influenzare l’andamento della lore tramite scelte da eseguirsi; più un fan partecipa attivamente nel dar forma al mondo di Conquest, maggiore sarà l’ammontare dei punti che otterrà, con i quali dare un’influenza ancora più forte alle proprie scelte sulla lore, nelle fasi successive.
Il Regolamento
La solidità del regolamento va ben oltre il bilanciamento tra le fazioni e l’efficacia con cui vengono ricreate splendide battaglie all’ultimo sangue tra bande da guerra, ed è data principalmente dall’utilizzo di meccaniche nuove o sperimentate di rado sui tavoli da gioco.
Quelle che vengono sponsorizzate come partite rapide e senza esclusione di colpi sono fattibili grazie alla riduzione dei momenti notoriamente più estenuanti e a elevato rischio di errore di una partita, ossia lo schieramento iniziale e i primi turni di avanzamento.
Uno scontro, che si svolge con il classico metodo delle attivazioni alterne tra reggimenti, è reso infatti interessante dalle seguenti meccaniche:
- la partita viene avviata a tavolo sgombro, cioè sono posizionati solamente gli elementi scenici che ricreano il terreno dello scontro e lo scenario;
- i reggimenti entrano in gioco grazie al sistema delle carte comando. La carta di ciascun reggimento viene organizzata da ciascun giocatore in un piccolo mazzo, secondo l’ordine in cui vuole che questi vengano attivati; i giocatori poi si alternano nel rivelare le carte dei reggimenti da attivare ed è chiaro dunque che devono pianificare attentamente il proprio turno di gioco, cercando al contempo di ipotizzare quello dell’avversario;
- lo schieramento in campo di ogni reggimento avviene sulla base di un lancio di dado mirato a un risultato progressivamente più facile da ottenere e basato sulla tipologia del reggimento stesso (leggero, medio, pesante), fino al punto in cui i reggimenti entreranno in gioco automaticamente al raggiungimento di determinati round di gioco;
- gli stand di miniature che prendono parte allo scontro in un secondo momento (in base al sistema di carte comando) vengono considerati rinforzi e posizionati alle spalle dei modelli alleati seguendo un sistema di linee di schieramento avanzate (cioè un buon avanzamento delle prime unità permette di schierare i rinforzi già oltre le zone di schieramento iniziali), così da poter essere utilizzate quanto prima per fornire supporto ai combattimenti già in corso. In altri termini, un buon avanzamento delle prime unità messe in gioco permette di schierare i rinforzi già oltre le zone di schieramento iniziali, alle spalle delle prime unità giocate;
- i profili delle regole sono inoltre riferiti ai singoli stand, siano essi singoli stand all’interno di reggimenti di fanteria, bruti o cavalleria, o stand di carri da guerra, mostri o personaggi. Ciò ha permesso di svincolare le caratteristiche del profilo dal numero di modelli e quindi di dare un’enorme varietà nelle caratteristiche e nelle regole speciali che le influenzano, cosicché non si troveranno due profili identici tra loro all’interno di tutto il sistema di gioco.
L’eliminazione di alcuni momenti iniziali delle classiche partite ai wargame può far pensare a un appiattimento dell’esperienza di gioco: al contrario, l’intuizione in Conquest consiste proprio nel ridurre momenti che mediamente rappresentano fonti di frustrazione, come ad esempio uno schieramento frettoloso o poco accorto, truppe alleate che si ostacolano a vicenda, o combinazioni di gioco che permettono di decimare le forze dell’altro giocatore, prima che queste possano anche solo avvicinarsi al vivo dell’azione.
Tutto ciò fa sì che ogni partita risulti diversa, sorprendente e ricca di tensione, dando l’idea di caotiche battaglie nelle quali può succedere di tutto e dalla nebbia della mischia può emergere qualunque tipo di terrificante sorpresa.Un ulteriore punto interessante, utile a fornire longevità al regolamento, è l’importanza degli eroi, sui quali si basa interamente la selezione dei reggimenti schierabili, e che possono essere equipaggiati e potenziati fino a farli diventare forti quanto interi reggimenti.
Personaggi e reggimenti possono inoltre essere evoluti e fatti progredire in un arco narrativo: Conquest non si limita infatti a proporre un formato torneistico, bensì offre un sistema Narrativo per dare continuità alle proprie partite grazie all’esperienza che può essere ottenuta dalla propria Lista dell’Esercito, un’evoluzione del primo Manuale campagne, per poter creare le proprie trame nella terra di Eä.
Risorse, miniature e accessori
Quanto spiegato finora può già essere sufficiente a convincere gli studenti a proseguire il presente corso, ma Para Bellum Wargames aggiunge molti altri aspetti di valore per chi vuole approcciarsi a Conquest:
- tutti i regolamenti (attualmente alla versione 2.1) sono disponibili gratuitamente sul sito, accompagnati da quickstart, FAQ ed Errata, army list delle varie fazioni e campagne aggiuntive.
Si segnala inoltre, con estremo orgoglio, che delle traduzioni ufficiali (sia del regolamento che delle Army List) si è occupata la stessa facoltà UniNerd, ormai da un paio d’anni Vanguard Ufficiale e Canale Affiliato a Para Bellum Games;; - Para Bellum ha inoltre realizzato un army builder gratuito, disponibile in app per smartphone e su web, semplice ed intuitivo per entrambi i sistemi di gioco;
- le summenzionate carte comando sono state dotate di un moderno QR code affinché il profilo più aggiornato della relativa unità possa essere agevolmente recuperato da un comodo collegamento all’army builder, eliminando così la frustrazione dei cambi e degli aggiornamenti di regole;
- si invitano infine gli studenti a unirsi al gruppo facebook Conquest Italia, aperto dalla facoltà in collaborazione con gli altri vanguard italiani, e seguire i contenuti della playlist YouTube dedicata al gioco, iscrivendosi al canale ufficiale UniNerd.
A concludere la disamina, si segnalano le nozioni relative alle miniature del gioco, delle quali probabilmente già gli studenti avranno notato i tratti salienti:
- Conquest decide di puntare in alto realizzando i c.d. multi-part plastic kit, cioè miniature assemblabili con diverse componenti: questo approccio premia nel lungo termine, dal momento che non esclude la possibilità di ingegnerizzare e vendere sprue con componenti di modifica per le unità esistenti;
- le miniature in plastica sono indubbiamente più facili da assemblare, oltre che più solide e durature, ma non mancano modelli in resina a tiratura limitata, chiamati Artisan Series o Founder’s exclusives (a seconda del tipo e della tiratura), per i pittori e i collezionisti più esigenti;
- gli studenti più attenti avranno notato inoltre che la scala dei modelli è leggermente maggiore rispetto a quella dei wargame più comuni sul mercato e sembra assestarsi attorno ai 37mm, non considerando evidentemente creature mastodontiche e con proporzioni a sé stanti.
Non si può che chiudere la lezione segnalando che Conquest propone numerose scatolebundle, contenenti numerose miniature, carte e regolamenti, per aiutare a iniziare la collezione di unafazione in entrambi i sistemi di gioco o a espandere le armate già possedute.